"I libri pesano tanto, eppure chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole".
Luigi Pirandello "Il fu Mattia Pascal"

lunedì 5 gennaio 2015

"Lasciami sognare" (Schena editore), intervista all'autrice, Teresa Antonacci

(collegati alla casa editrice) 

TERESA ANTONACCI
 
 
 
TRAMA
 
Impegnata come amministratore delegato di una multinazionale, come moglie e come madre, Emma è una donna apparentemente forte, in realtà è fragile dentro e, in seguito ad un episodio doloroso che la segnerà profondamente, vede vacillare tutte le sue certezze e andare in pezzi il suo mondo dorato. L'inaspettato e straordinario innamoramento, ricambiato, per un uomo più giovane di lei, con tutti i dubbi e le incertezze legate alla differenza di età, la coinvolgerà profondamente. Tra intrighi e tensioni al vertice della sua azienda, Emma troverà la forza di risalire dal baratro e risorgere a nuova vita.
 

-Ciao Teresa, ci siamo già conosciute tramite "Rinascerò pesce". Ora facciamo un passo indietro, arrivando al tuo primo libro, "Lasciami sognare", pubblicato nel 2012 dalla casa editrice Schena. Con questo libro la tua passione per la lettura, si è trasformata in quella per la scrittura?...Sappiamo che hai letto più di tremila libri.
Credo che sia una tappa obbligata, quella della scrittura, per chi, come me, adora veramente tanto leggere. Mi sono scoperta molto critica, nei confronti di alcuni scrittori e dei loro libri, tanto critica da immaginare come avrei potuto io riscrivere la loro storia, a modo mio.
 

-Col tuo modo di scrivere, riesci perfettamente ad immergere il lettore nel mondo che racconti, quasi come se stesse guardando un film. Succede anche a te? Quanto ti immedesimi nelle storie che scrivi?
È essenziale, per come la vedo io, che la scrittura e la storia che essa racconta siano un tutt'uno con chi scrive; un narratore di buona fattura deve essere coinvolgente, motivatore di emozioni e fluido nella narrazione. Io dico sempre, l'ho anche scritto, che il mio personale metro di giudizio, quando devo acquistare un libro, è direttamente proporzionale alla dose di emozione che provo, quando ne sfoglio la prima pagina.....se la prima pagina cattura il mio sguardo e il mio cuore, allora vuol dire che quel libro merita di essere acquistato e, soprattutto, letto! Quando scrivo, leggo e rileggo più volte a voce alta quello che scrivo, perché deve anche "suonare" bene alle orecchie, l'incipit dei libri è l'essenza del libro stesso, per questo lo riscrivo, più volte, fino a quando ne trovo la versione più emozionante, per me.
 

-Cosa rappresenta per te scrivere? A cosa t'ispiri quando lo fai?
Scrivere è sempre una emozione. Mi capita spesso, quando scrivo, di essere presa da una voglia incontenibile di scrittura; spesso mi sveglio di notte, ma la stanchezza fisica ha il sopravvento....allora, non appena mi sveglio, mi metto all'opera o prendo appunti, per non dimenticare quello che ho immaginato di scrivere.
L'ispirazione è legata alla motivazione.
Le mie storie sono sempre parzialmente autobiografiche, nel senso che sono particolarmente attenta a descrivere i personaggi, identificandoli magari con persone che realmente conosco oppure ho conosciuto. Sulla trama, però, cerco di essere abbastanza fantasiosa e spesso ne modifico la trama in corso d'opera; questo mi succede in particolare quando la storia è troppo "fuori dagli schemi" come è successo per Lasciami sognare.

 
-Emma, la protagonista di "Lasciami sognare", s'innamora di un uomo molto più giovane di lei, un amico di suo figlio. Credi che non esistano limiti in amore? Nemmeno quelli anagrafici?
In amore non dovrebbero esserci mai limiti, se è amore vero! I limiti sono ristrettezze, misure mentali che ci imponiamo per restare all'interno degli schemi socialmente adottati; io personalmente associo la parola "amore" a così tante situazioni che non potrebbe essere diversamente.
Nel caso specifico, di Emma ho adorato la descrizione minuziosa del personaggio, che mi rispecchia veramente tanto....la storia è nata dopo il personaggio ed è stata riscritta più volte in più versioni, anche con Alessandro coetaneo! È stato in fase di editing della storia che ne ho preferito la versione più estrema, con l'evidente differenza di età.....così la storia mi sembrava avesse più appeal, fosse più coinvolgente agli occhi dei lettori!
È stato solo in fase di presentazione del libro che mi sono resa conto che quella storia, che a me era sembrata così estrema, quasi impossibile....in realtà fosse una storia reale per molte persone, che hanno fatto outing con me proprio in quella occasione.
  
 
-La loro è una bellissima storia d'amore. Un amore coraggioso, che non conosce ostacoli. Credi siano ancora in tanti a credere a questo sentimento, tanto da essere disposti a tutto, pur di realizzarlo?
Sono fortemente convinta che una storia d'amore vero non dovrebbe mai avere ostacoli insormontabili....non si chiamerebbe amore, in quel caso!

-Ritengo sia un bellissimo libro, sin dal titolo, "Lasciami sognare", come lo hai scelto?
Lasciami sognare titolo è legato proprio alla mia voglia di sognare, in considerazione che mi vedo sempre troppo terrena e poco sognatrice!
È un lasciami sognare...di pubblicare un libro.
È un lasciami sognare...una bella e improbabile - forse - storia d'amore.
È un lasciami sognare di poter fare qualcosa che ho sempre sognato di fare e non ho mai messo in pratica.
 
-Hai altri progetti letterari in cantiere?
Sto scrivendo il sequel di "Rinascerò pesce", con gli stessi personaggi, che adoro....quindi amore declinato in mille modi, autismo e sindrome di Asperger oltre all'ulteriore approfondimento sull'ADHD da cui è affetta la protagonista, e positività comunque, quella non deve mai mancare, insieme all'amore. Vedo però almeno altri due libri in prospettiva, due progetti a quattro mani, due belle storie vere che hanno sottoposto alla mia attenzione e che mi è stato espressamente chiesto di mettere su carta.
 
 
In bocca al lupo per tutto, Teresa. Grazie per la tua disponibilità. Alla prossima!

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